Swing di Caroline Peyron e Black Napkin

5-27 Maggio 2018

Due anni, otto grandi quaderni, un centinaio di oggetti, due grandi tavole che hanno oscillato da un capo all’altro: dalle mani di Caroline Peyron a quelle di Black Napkin, da quelle di Black Napkin a quelle di Caroline Peyron.
Scambio di segni, di parole, di immagini, di cose per costruire atlanti di memorie nuove e ormai indistinguibili.
Le due posizioni estreme del pendolo alla fine si sono infatti confuse, le memorie per segni e immagini non hanno più nè un inizio né una fine; le visioni sono diventate realtà incollate su carta e tutto il piacere di chi guarda è di essere in quella realtà o forse di non esserci.

Mercoledì e VenerdìUltimi due appuntamenti.Vi aspettiamo!!Caroline PeyronMarco de GemmisRaffaella BossoBlack Napkin

Publiée par Fore Sta sur Lundi 21 mai 2018

Popolo e populismi

Sabato 14 aprile alle ore 17.30 al primo piano de  “Le Scalze. Laboratori di cittadinanza attiva”,  alla  Salita Pontecorvo 65, si terrà  il secondo incontro di “Vieni a prendere un tè alle Scalze? Conversazioni filosofiche per tutti”,  che avrà come tema “Popolo e populismi”.

La discussione avrà luogo negli stessi giorni in cui i principali mezzi di comunicazione di massa preannunciano, talvolta con allarme,  la possibile costituzione di un governo formato dalle due principali forze “populiste” del nostro Paese, quali la Lega e il Movimento 5 Stelle, paventando addirittura  il passaggio ad una nuova forma di regime: la popolocrazia.  Nel corso dell’incontro, cercheremo perciò di interrogarci sul significato storico, filosofico, sociologico  e politico del termine “populismo”, non dimenticando il rapporto diretto che lo lega alla parola da cui esso deriva:  quel “popolo” che costituisce l’architrave  principale  della tradizione politica nata  con la Rivoluzione francese e che  è ancora oggi il  fondamento indiscusso della nostra democrazia.

Su entrambi i termini si è scritto tantissimo, ma nel corso del tempo le interpretazioni date a ciascuno concetto sono state le più diverse e, ad aumentare la confusione, concorrono sia la loro ambiguità semantica nonché l’odierna invalsa abitudine ad utilizzarli, per pigrizia intellettuale,   in modo estensivo ed improprio. Che cos’è dunque un popolo? Quella parte della popolazione esclusa dalla politica  che vive una situazione di disagio economico e sociale? O piuttosto la comunità di tutti i cittadini che si riconoscono in una comune identità nazionale? E il populismo nasce da una crisi della democrazia e, in particolar modo, da una crisi della rappresentanza politica? O invece è caratterizzato proprio dalla volontà di dare rappresentanza a quella disaffezione per la politica che è fenomeno costitutivo della tarda modernità? E ancora: esiste un rapporto tra la forma odierna del populismo, caratterizzato dal rifiuto di ogni tipo di mediazione,   e la realtà “digitale” dei nuovi social media? E per finire: è possibile o auspicabile un populismo “di sinistra”, che recuperi il programma emancipatorio della parte più debole della società?

Mercato Meraviglia edizione 9

BANDO ESPOSITORI
Mercato Meraviglia edizione 9
21 – 22 aprile 2018

Cos’è Mercato Meraviglia?

E’ una fiera del design indipendente che dal 2012 promuove i talenti
emergenti del territorio e non solo. Nel tempo è divenuto nel tempo un appuntamento fisso
per tutta la città, in cui il pubblico può scoprire e acquistare prodotti unici, originali e di alta qualità, interagire direttamente con i designer, vivere un momento di condivisione grazie ai laboratori e agli eventi di spettacolo dal vivo che completano il programma. Un’occasione unica per trovare una proposta eterogenea di arte e cultura in luoghi di alto pregio.
A chi è rivolto
L’invito è rivolto ad artisti, artigiani, designer, fotografi e tutti coloro che creano con le proprie mani e il proprio ingegno prodotti originali e di qualità.
Quando
21 – 22 aprile 2018
orari: 11.00 -22.00
I prodotti
● Tutto ciò che viene messo in vendita deve essere rigorosamente handmade, frutto del proprio ingegno creativo.
● Sono ammesse tutte le categorie di prodotti fatti a mano, tranne il cibo.
Le postazioni
● Lo spazio per ciascun espositore è di 1,20x80m. Il contributo per ogni singola postazione è di 90€.
● La quota di partecipazione è da considerarsi per la singola marca, indipendentemente se si condivide lo spazio espositivo.
● Ogni espositore deve provvedere a dotare la propria postazione di quanto occorre: lampade a risparmio energetico, prolunga/ciabatta elettrica. L’organizzazione metterà a disposizione tavoli, sedie e connessione elettrica. L’organizzazione è comunque disponibile a cercare di rispondere a particolari esigenze degli espositori.
Modalità di partecipazione
Entro domenica 1 aprile 2018, i candidati dovranno compilare il modello di partecipazione al seguente link: https://goo.gl/qkEE6w ; e inviare 3 foto esplicative del proprio lavoro e 1 foto dell’allestimento in bassa risoluzione (max 500kb a foto, per consentire la pubblicazione su blog, social network, ecc…) al seguente indirizzo:
info@mercatomeraviglia.com, con oggetto “richiesta di partecipazione MM9 2018 – nome marca”, specificando nel corpo della mail nome e cognome e/o la marca dei prodotti.
L’organizzazione invierà una mail di conferma di ricezione.
● Dato il numero limitato di postazioni, le proposte verranno selezionate dando la priorità a:
1. rispondenza ai requisiti e alle modalità di presentazione descritte dal bando (scheda debitamente compilata, dimensione degli allegati, tempistica, ecc);
2. originalità della proposta;
3. novità dei prodotti rispetto alle precedenti edizioni;
4. qualità del prodotto (dell’oggetto stesso e della sua presentazione: logo, packaging,
fotografie, allestimento, ecc);
● I selezionati verranno contattati entro giovedì 5 aprile. La selezione dei partecipanti avverrà ad insindacabile e inappellabile giudizio degli organizzatori.
● I selezionati dovranno attenersi al regolamento dell’evento, che verrà inviato al momento della selezione.
● I selezionati dovranno versare la quota di partecipazione entro 5 giorni dalla
comunicazione. Il mancato versamento nei tempi previsti, verrà considerato come rinuncia e si provvederà a contattare progressivamente gli esclusi.
Info e contatti
Tel: 3496475499 – 3392255494
Sito: www.mercatomeraviglia.com
Mail: info@mercatomeraviglia.com
https://www.facebook.com/MercatoMeravigliaScalze/
https://instagram.com/mercatomeraviglia/

Richiesta di partecipazione

BANDO-ESPOSITORI-MM9-2018

L A D I G | 0 4 – David Toop, Nakajima&Berthet, Minor Tom

LADIGESTION – musica ascoltata raramente ed.II
presenta

Cimitero delle fontanelle
6.00 pm – INGRESSO GRATUITO
R I E N A K A J I M A & P I E R R E B E R T H E T [ jap / bg ]
performance

Chiesa S. Giuseppe delle scalze
9.00 pm – INGRESSO 10 €

M I N O R T O M
Michal Libera, Hilary Jeffery, Giampaolo Peres
[ pol / eng / ita ]

D A V I D T O O P
[ eng ]

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ATTENZIONE:

L’ingresso è riservato ai soci e pertanto è necessario, prima dell’evento, che ciascun partecipante compili il modulo di tesseramento. La tessera costa 2 euro, ha durata annuale, ed è valida per tutti gli eventi della seconda edizione de La Digestion.
Il costo della tessera potrà essere corrisposto la sera del 31 marzo presso l’apposito desk che troverai all’ingresso. Se hai acquistato 2 o più biglietti è necessario che anche gli altri partecipanti compilino il modulo. Se ti sei già tesserato in occasione dei precedenti eventi sarà sufficiente comunicare il tuo nominativo all’ingresso.

Qui trovi il link per il tesseramento https://goo.gl/GfKaX2

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Continua il viaggio attraverso le viscere della città di Napoli per il quarto appuntamento de La Digestion – musica ascoltata raramente, festival dedicato ai linguaggi innovativi dell’arte sonora contemporanea, e realizzato dalla sinergia tra l’associazione Phonurgia, la Fondazione Morra e la E-M Arts associazione culturale.

La giornata del 31 Marzo sarà caratterizzata da un doppio appuntamento musicale e performativo.

#1
Si comincia alle 18.00 con Rye Nakajima e Pierre Berthet che, tra i cunicoli e le ossa del misterioso Cimitero delle Fontanelle, daranno vita a Dead Plants/Living Objects, installazione sonora e performance in cui, tra vibrazioni ed evocazioni, la materia inorganica prende vita.

#2
Il secondo atto va in scena alle 21.00 nella bellissima Chiesa di San Giuseppe delle Scalze, a Montesanto.
Ad aprire le danze sarà il trio Minor Tom. La poesia Snow, ispirata ai canti dei pescatori di pesce spada documentati dall’etnomusicologo Alan Lomax nel 1954, diventa il materiale per la composizione di un radio-dramma “dal vivo”, grazie al lavoro del musicista polacco Michał Libera accompagnato dal trombonista Hilary Jeffery e dal vocalist Gianpaolo Peres.

#3
La serata si concluderà con l’imperdibile concerto di David Toop, già leader dei leggendari Flying Lizards, pietra miliare della new wave europea più creativa ed eclettica, e oggi raffinato sperimentatore e teorico del suono.
l maestro inglese, già spalla di Brian Eno e collaboratore dei più grandi nomi dell’improvvisazione, da Derek Bailey a Evan Parker, da Hugh Davies a John Zorn, ha sviluppato, durante i suoi quarant’anni di carriera, un linguaggio musicale poetico e profondo, fatto di oggetti trovati, piccoli strumenti, field recordings e flauto traverso, in grado di trasformare l’ascolto in evento di scoperta interiore.

Tre declinazioni della poesia sonora, tre momenti unici in bilico tra musicalità, linguaggio e gesto, capaci di insinuarsi lì dove l’ascolto si incontra con il pensiero, aprendo a nuovi significati e intense esperienze.

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30 MARZO / RADIO DIGESTION / LABORATORIO

E’ volontà del festival inscrivere il momento performativo in una più completa attività di formazione e riflessione che lasci tracce durevoli sul territorio cittadino.
A tal fine, il 30 Marzo, il collettivo Phonurgia dialogherà con David Toop in diretta su RadioDigestion.
Sarà possibile ascoltare la trasmissione in live streaming oppure assistere alla diretta che si terrà presso Casa Morra.

Nel pomeriggio seguirà un laboratorio dedicato all’ascolto dal titolo “Listening is Intimacy” a cura di David Toop.
Il laboratorio, dal costo di 10 euro, è aperto a musicisti di qualunque strumento e livello di preparazione.
Per informazioni e prenotazioni: info.phonurgia@gmail.com

L’evento è organizzato grazie al patrocinio morale del Comune di Napoli, che ha concesso l’uso del Cimitero delle Fontanelle, e grazie alla collaborazione con l’Associazione Le Scalze, che da anni porta avanti le attività della Chiesa di San Giuseppe delle Scalze a Montesanto.

Chi vorrà verrà, anche senza titolo. Mostra di Lugi Colangelo

Inaugurerà venerdì 23 Marzo la mostra personale di Lugi Colangelo, presso la chiesa di San Giuseppe delle Scalze.
Organizzata in collaborazione con il coordinamento LeScalze, l’esposizione di Lugi, utilizzando il linguaggio dei colori, vi porterà nel suo mondo, tra punti, linee e simboli, materializzando emozioni, ricordi e sentimenti.
Passeggerete tra i suoi dipinti in una splendida e suggestiva Location!

“LE PITTURE SONO ESPRESSIONI DELLA NOSTRA INTERIORITÀ.
SONO VIVACE NEL MIO ESSERE PITTORE,
SONO APERTO A MIE NUOVE ESPERIENZE.
DECISAMENTE BISOGNA FARE UNA SCELTA.
VIVIAMO DI GIOIE E DOLORI.
DIVIETO DI NON DESIDERIO MA FRASI NON POTENTI”.

Biografia:
Luigi Colangelo, nasce a Napoli il 29 settembre 1980.
Frequenta il liceo artistico di Napoli, portando a termine il percorso scolastico, per la prima volta nella storia dell’istituto, con un esame sostenuto in comunicazione facilitata.
Lugi è autistico. Luigi è un artista . Le due cose non sono in alcun modo conseguenziali ma dal loro coestistere nasce l’opera, nasce il percorso.
Fin da bambino usa il colore sul foglio bianco, sovrapponendolo fino alla sua totalità, fino al nero, fino a bruciare il foglio.
Completamente impossibilitato al gioco, alla comunicazione tradizionale, medico di sé stesso, comprende e usa l’azione lenitiva e calmante dell’arte. Il riempimento di uno spazio definito da una linea scura con colore pieno senza vuoti diventa una strada di gestione dell’ansia la possibilità di dominare un tempo in cui il colore si allarga secondo percorsi sicuri, attesi, arginati dal pennarello nero.
Una possibilità di autodeterminazione percettiva, un sollievo.
L’artista, mostra nei suoi primi lavori, non un’interpretazione ma una rappresentazione della realtà diversamente percepita.
L’opera, immediatamente definibile astratta, nasce descrittiva, realistica, rappresentativa per evolvere in un simbolismo definito e reiterato.
.
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>> Ingresso libero
>> Come arrivare:
Consigliamo di utilizzare i mezzi pubblici o di parcheggiare nei pressi di Piazza Dante

Vi aspettiamo!
Chiesa San Giuseppe delle Scalze
Salita Pontecorvo, 65
Napoli

Introitus (Parte del tutto)

La mostra sarà visitabile il 17.03.18 dalle 16.00 alle 19.00 e il 18.03.2018 dalle 10.00 alle 13.00

Dal 16 al 18 marzo 2018 la storica location della chiesa sconsacrata San Giuseppe delle Scalze a Pontecorvo di Napoli ospiterà a mostra sarà visitabile il 17.03.18 dalle 16.00 alle 19.00 e il 18.03.2018 dalle 10.00 alle 13.00

Dal 16 al 18 marzo 2018 la storica location della chiesa sconsacrata San Giuseppe delle Scalze a Pontecorvo di Napoli ospiterà INTROITUS (Parte del Tutto), progetto frutto della collaborazione tra Roberto Casti & The Boys and Kifer e BITE THE SAURUS, nascente duo curatoriale formato da Dalia Maini ed Enzo Di Marino.

Pensata come un percorso sensoriale, la mostra tenterà di offrire una possibile esperienza dell’incomprensibile attraverso la natura mimetica del linguaggio.
Lo spazio espositivo della chiesa, nel suo ricco portato spirituale, rappresenta il luogo in cui l’uomo, sin dai suoi albori, ha articolato il linguaggio nel tentativo di dare forma a qualcosa che va al di là di ogni possibile spiegazione. Nei vari ambienti si svilupperà un percorso ibrido e labirintico in cui lo spettatore sarà fisicamente coinvolto nella percezione e nell’elaborazione immaginativa di stimoli multisensoriali.
Le opere inedite ed in parte concepite specificamente per Le Scalze, sono frutto delle ultime riflessioni dell’artista sull’incomprensibilità, qui pensata come forza motrice di ogni scoperta e dell’avvicinamento tra esseri umani. L’uomo può essere definito come un essere mimetico, in quanto sin dagli albori ha imitato la natura in cerca di comprensione e avvicinamento e l’ha rielaborata attraverso una moltitudine di codici per poterla spiegare.
La navata centrale della chiesa ospiterà la performance Mimetic Ensemble for a church #1 (2018) di The Boys and Kifer, band immaginaria, progetto artistico, musicale e al contempo visivo di Roberto Casti. The Boys and Kifer metterà in atto una stratificazione di melodie e suoni differenti – tra i quali field recording raccolti in situ – che influenzandosi al punto tale da perdere la propria singolarità, daranno vita ad un unico insieme di sonorità.
La mostra proseguirà nelle stanze dietro l’abside attraverso Untitled (2018), un’installazione esperienziale, di natura semplice quanto incomprensibile, atta a creare un momento di passaggio tra l’ambiente sonoro e il lavoro video The Series – The Beginning (2018). Quest’opera pensata in divenire con il format della serie televisiva, vede nella prima puntata un narratore incorporeo raccontare il tema dell’origine dell’universo. Le immagini caratterizzate da componenti home-made, rappresentazioni infantili ma anche esperimenti casalinghi, portano il fruitore a domandarsi cosa sia il linguaggio umano e quanto possa discostarsi dalla realtà per quella che è.
Attraverso le opere, linguaggio verbale, sonoro e visivo si apriranno alla polisemia della materia. La mostra cerca di attuare una sovversione del senso, uno spostamento di luogo, Roberto Casti mischia i suoni con i fumi e inserisce riferimenti apparentemente ignoti ad ogni singola consuetudine, in una caccia al tesoro, un gioco di assorbimento ed espulsioni vitali. Così come l’introito è il canto iniziale celebrativo, cha accompagna i funzionari all’altare, luogo di unione tra trascendenza divina ed esseri mortali, INTROITUS (Parte del Tutto) cerca di essere un pozzo delle meraviglie, il luogo dove poter aprire i pori ed esercitarsi attraverso il mimetismo al principio della scoperta. Un percorso sensoriale, un crescendo emotivo, un momento la cui fruizione è sempre diversa perché legata con un doppio filo al nostro essere “organismi sensibili”. Roberto Casti non solo produce un immaginario, ma nel farlo lo lascia aperto, incomprensibile nella sua totalità, passa allo spettatore la fiaccola con cui illuminare il buio

Roberto Casti (Iglesias, Sardegna, 1992) vive e lavora tra Milano e Iglesias. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera diplomandosi al triennio di pittura e al biennio di Visual Cultures e Pratiche Curatoriali. Dal 2013 fa parte del collettivo di artisti sardi “Giuseppefraugallery”. Dal 2014 porta avanti il progetto sonoro e visivo “The Boys and Kifer”. Mostre e partecipazioni: “Arcipelago Ovest”, mostra collettiva curata da Lorenzo Giusti, Anne Alessandri, Nakane Aramburu, FRAC Corse, Corte (FR); “Sardegna Contemporanea, Spazi Archivi Produzioni” (partecipazione con Giuseppefraugallery), curata da Micaela Deiana, MAN, Nuoro (IT); “Preferirei restare a casa oggi”, mostra personale curata da CURRENT, Dimora Artica, Milano (IT),;“Our Fiestas are Explosions” progetto di K-Gold Contemporary Gallery curata da Nicolas Vamvouklis, Teatro Municipale di Mitilene Lesbo (GR); “TOGETHER ALONE”, mostra personale curata da Chiara Spagnol e Corinne Cortinovis, PLASMA, Milano (IT). Alcune performance di The Boys and Kifer sono state ospitate durante: “Academy Awards 16”, Viafarini, Milano; “The Great Learning” curated by Marco Scotini, Triennale di Milano, Milano; Studi Festival, Milano, progetto frutto della collaborazione tra Roberto Casti & The Boys and Kifer e BITE THE SAURUS, nascente duo curatoriale formato da Dalia Maini ed Enzo Di Marino.

Pensata come un percorso sensoriale, la mostra tenterà di offrire una possibile esperienza dell’incomprensibile attraverso la natura mimetica del linguaggio.
Lo spazio espositivo della chiesa, nel suo ricco portato spirituale, rappresenta il luogo in cui l’uomo, sin dai suoi albori, ha articolato il linguaggio nel tentativo di dare forma a qualcosa che va al di là di ogni possibile spiegazione. Nei vari ambienti si svilupperà un percorso ibrido e labirintico in cui lo spettatore sarà fisicamente coinvolto nella percezione e nell’elaborazione immaginativa di stimoli multisensoriali.
Le opere inedite ed in parte concepite specificamente per Le Scalze, sono frutto delle ultime riflessioni dell’artista sull’incomprensibilità, qui pensata come forza motrice di ogni scoperta e dell’avvicinamento tra esseri umani. L’uomo può essere definito come un essere mimetico, in quanto sin dagli albori ha imitato la natura in cerca di comprensione e avvicinamento e l’ha rielaborata attraverso una moltitudine di codici per poterla spiegare.
La navata centrale della chiesa ospiterà la performance Mimetic Ensemble for a church #1 (2018) di The Boys and Kifer, band immaginaria, progetto artistico, musicale e al contempo visivo di Roberto Casti. The Boys and Kifer metterà in atto una stratificazione di melodie e suoni differenti – tra i quali field recording raccolti in situ – che influenzandosi al punto tale da perdere la propria singolarità, daranno vita ad un unico insieme di sonorità.
La mostra proseguirà nelle stanze dietro l’abside attraverso Untitled (2018), un’installazione esperienziale, di natura semplice quanto incomprensibile, atta a creare un momento di passaggio tra l’ambiente sonoro e il lavoro video The Series – The Beginning (2018). Quest’opera pensata in divenire con il format della serie televisiva, vede nella prima puntata un narratore incorporeo raccontare il tema dell’origine dell’universo. Le immagini caratterizzate da componenti home-made, rappresentazioni infantili ma anche esperimenti casalinghi, portano il fruitore a domandarsi cosa sia il linguaggio umano e quanto possa discostarsi dalla realtà per quella che è.
Attraverso le opere, linguaggio verbale, sonoro e visivo si apriranno alla polisemia della materia. La mostra cerca di attuare una sovversione del senso, uno spostamento di luogo, Roberto Casti mischia i suoni con i fumi e inserisce riferimenti apparentemente ignoti ad ogni singola consuetudine, in una caccia al tesoro, un gioco di assorbimento ed espulsioni vitali. Così come l’introito è il canto iniziale celebrativo, cha accompagna i funzionari all’altare, luogo di unione tra trascendenza divina ed esseri mortali, INTROITUS (Parte del Tutto) cerca di essere un pozzo delle meraviglie, il luogo dove poter aprire i pori ed esercitarsi attraverso il mimetismo al principio della scoperta. Un percorso sensoriale, un crescendo emotivo, un momento la cui fruizione è sempre diversa perché legata con un doppio filo al nostro essere “organismi sensibili”. Roberto Casti non solo produce un immaginario, ma nel farlo lo lascia aperto, incomprensibile nella sua totalità, passa allo spettatore la fiaccola con cui illuminare il buio

Roberto Casti (Iglesias, Sardegna, 1992) vive e lavora tra Milano e Iglesias. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera diplomandosi al triennio di pittura e al biennio di Visual Cultures e Pratiche Curatoriali. Dal 2013 fa parte del collettivo di artisti sardi “Giuseppefraugallery”. Dal 2014 porta avanti il progetto sonoro e visivo “The Boys and Kifer”. Mostre e partecipazioni: “Arcipelago Ovest”, mostra collettiva curata da Lorenzo Giusti, Anne Alessandri, Nakane Aramburu, FRAC Corse, Corte (FR); “Sardegna Contemporanea, Spazi Archivi Produzioni” (partecipazione con Giuseppefraugallery), curata da Micaela Deiana, MAN, Nuoro (IT); “Preferirei restare a casa oggi”, mostra personale curata da CURRENT, Dimora Artica, Milano (IT),;“Our Fiestas are Explosions” progetto di K-Gold Contemporary Gallery curata da Nicolas Vamvouklis, Teatro Municipale di Mitilene Lesbo (GR); “TOGETHER ALONE”, mostra personale curata da Chiara Spagnol e Corinne Cortinovis, PLASMA, Milano (IT). Alcune performance di The Boys and Kifer sono state ospitate durante: “Academy Awards 16”, Viafarini, Milano; “The Great Learning” curated by Marco Scotini, Triennale di Milano, Milano; Studi Festival, Milano

Politica e menzogna nell’epoca della post-verità

L’incontro “Politica e menzogna nell’epoca della post-verità” avrà luogo sabato 3 marzo 2018 alle 17.30 alle Scalze alla Salita Pontecorvo 65.

Ci interrogheremo sul rapporto che la politica intrattiene con la menzogna, ben sapendo che una precisa tradizione di filosofia politica, da Platone alla Arendt passando per Machiavelli, lo ha ritenuto per certi versi necessario, se finalizzato al bene dello Stato e della comunità. Ma forse è lecito chiedersi in che modo vada pensato questo nesso nell’età della grande rivoluzione digitale, che consente a tutti, in pochi secondi, di reperire informazioni e immagini ma che, al tempo stesso, rende sempre più labile il discrimine tra vero e falso, con la conseguenza di una propagazione abnorme della menzogna, facilitata dall’enorme diffusione dei social media.  Nell’epoca che alcuni opinionisti hanno definito della post-verità o delle verità alternative, la formazione dell’opinione pubblica sembra non tener più in alcun conto la corrispondenza tra ciò che viene affermato dalla politica e la sua realtà fattuale e, alla lunga, questo dato aumenterà sempre più la pervasività della menzogna, mettendo in crisi in maniera definitiva quel rapporto di fiducia tra cittadini e Istituzioni su cui si basa la moderna democrazia. Prima che arrivi questo momento, non sarà forse necessario trasformare questa “fabbrica di bugie”, che rischia di apparire oggi  il mondo dei social media, in una “fabbrica di verità”?

 

XIII Carnevale a Montesanto – Tutta n’ata storia

La città salvata dai ragazzini

C’era una volta un bellissimo posto dove la gente era felice, il sole splendente e tutto era magnifico. Ma un giorno funesto qualcosa di terribile accadde: un morbo micidiale colpì questa terra felice. Un mostro orribile nato dai pensieri più cupi degli abitanti prese forma. La creatura possedeva sette immonde teste con fauci impressionanti che producevano morsi velenosi. Il morso di ciascuna testa infliggeva malattie diverse tra loro ma ugualmente letali: avidità, malaffare, violenza, incuria, egoismo, indifferenza, razzismo. In men che non si dica il posto meraviglioso divenne grigio e spento, sporco e inospitale, poiché nessuno più si curava di esso e tutti iniziarono ad adorare una nuova divinità anch’essa terribile: il Dio-denaro. Ma, fortunatamente i bambini non subivano gli effetti di quella epidemia. Su di loro i morsi del viscido virus non sortivano alcun effetto. Attraverso varie peripezie le bambine e i bambini di Montesanto riusciranno a sconfiggere il mostro con un Magico Elisir contenente al suo interno coraggio, amore, cura, altruismo, generosità, accoglienza, onestà: un fuoco magico capace di accendere la mente e riscaldare i cuori.

Il XIII Carnevale Sociale di Montesanto ha come tema quest’anno “Tutta n’ata storia. La città salvata dai ragazzini” e vuole porsi “in maniera ostinata e contraria” in controtendenza rispetto alla narrazione suggerita in queste settimane dai mezzi di informazione di massa che, di fronte agli episodi di violenza che nelle ultime settimane hanno visto protagonisti gruppi di ragazzini, hanno proposto una semplicistica criminalizzazione di una intera generazione e di un pezzo di città, dando rilievo soprattutto a  una soluzione repressiva e giudiziaria.  Vogliamo continuare a credere che solo con il coinvolgimento delle forze giovani è possibile cambiare in meglio la società e sconfiggere i mostri che la minacciano: come Elsa Morante crediamo ancora in un “mondo salvato dai ragazzini”.  Non vogliamo però neanche chiudere gli occhi di fronte a certi episodi che sono  il segno dei tanti  problemi che attraversano, ormai da troppo tempo, la nostra città, prima di tutto la mancanza di prospettive lavorative e il  senso di vuoto che può irrompere in giovani vite  che si trovano alle spalle un percorso scolastico disastrato e davanti la sola prospettiva della strada.

E’ possibile trovare l’Elisir in grado di sconfiggere questa violenza? Vogliamo dire con forza che  certe linee di tendenza non si contrastano sicuramente con la riduzione del welfare, la chiusura di progetti importanti come “Chance” o “Prospettiva giovani” o la riduzione delle Educative Territoriali.  In certe parti di città a fare argine contro certi processi di disgregazione del tessuto civile resta talvolta solo l’azione delle reti di cittadinanza, del volontariato, delle parrocchie di frontiera, dei centri sociali e degli spazi liberati che provano con impegno e generosità a salvare il salvabile; ma tutto questo naturalmente non può bastare senza l’intervento delle Istituzioni nel loro complesso.

I Carnevali sociali che ogni anno con i loro laboratori coinvolgono fette consistenti di infanzia, mettono in pratica nel loro piccolo un approccio alternativo che, a partire dall’ascolto dei bisogni, identifica il percorso che la comunità cittadina dovrebbe intraprendere nel suo complesso e che comprende la cura delle persone e delle cose, l’accoglienza,  l’amore, la lotta per l’affermazione dei propri diritti.

Il XIII Carnevale di Montesanto, dopo i tanti laboratori organizzati nel quartiere in queste settimane, aspetta tutti i cittadini per la grande parata che partirà alle ore 15.00 di martedì 13 febbraio 2018 dal Parco Sociale Ventaglieri in Via Avellino a Tarsia per attraversare le strade del quartiere: Vico Pontecorvo – Salita Pontecorvo – Largo Tarsia – Via S.Antonio a Tarsia – Via Ventaglieri – Piazzetta Olivella –Via Ventaglieri –  Piazza Montesanto – Via Pignasecca – Piazza Carità (dove si incontrerà con i Carnevali dei Quartieri Spagnoli e del Centro Storico) per confluire tutti insieme  a Piazza Monteoliveto  e infine a  Piazza del Gesù per la grande festa finale.

Sfoglia l’album fotografico di Piero Bizzarro