di Bianca De Fazio (Repubblica 1 settembre 2022)1
Diciotto giovani musicisti dai 12 ai 20 anni. Tutti appartenenti alla ScalzaBanda, l’orchestra giovanile di Montesanto che attraverso la pratica musicale collettiva costruisce percorsi di integrazione sociale. Tutti in trasferta a Cuba, in questi giorni, su invito del locale ministero della Cultura. Che ha voluto la ScalzaBanda napoletana per uno scambio culturale in occasione delle celebrazioni della giornata del Repentismo, un genere musicale (e poetico) che l’Unesco riconosce come patrimonio nazionale cubano. E i giovani musicisti che negli anni scorsi sono già stati in Argentina e in Portogallo e collaborano, tra gli altri, con Vinicio Capossela, Daniele Sepe e i Foja, hanno portato a Cuba la loro esperienza e le sonorità napoletane. Uno scambio che li ha visti esibirsi a l’Avana prima e nella provincia di Mayabeque, poi. Nei centri culturali e giovanili, sui palcoscenici e persino in strada: per loro, per i giovani della ScalzaBanda e per i coetanei musicisti cubani che li affiancano, il governo chiude un occhio, evitando di disperdere chi si esibisce per strada, chi suona e balla all’aperto senza permesso . E i ragazzi della ScalzaBanda, guidati dalla responsabile Antonella Liccardo ( ad accompagnare i musicisti un gruppo di dieci tutor), hanno portato a Cuba non solo la musica e l’esperienza della loro banda, ma anche il convincimento che attraverso la musica passino messaggi culturali che avvicinano i popoli. Soprattutto se la loro economia soffre per l’embargo imposto dai paesi occidentali e l’instabilità economica globale si riflette sulla fragile società di Cuba. Dove i ragazzi della ScalzaBanda, ospiti a Mayabeque delle famiglie dei musicisti locali, in case dove la corrente elettrica è disponibile solo poche ore al giorno, ma dove l’accoglienza è calorosa, hanno portato medicinali e generi di prima necessità. In cambio, lezioni di salsa e di repentismo.
Di improvvisazione musicale e composizione poetica. Dunque incontri, concerti didattici, lezioni per giungere infine ( il 5 settembre si conclude il festival del Repentismo) all’integrazione delle orchestre cubane e napoletane, invitate a suonare insieme: ScalzaBanda ed Ensemble di L’Avana e e della Casa de la Décima de Mayabeque, in un repertorio internazionale. Ad iniziare da ” Bella Ciao”, il canto popolare della Resistenza italiana, intonato e ballato dai musicisti de L’Avana in omaggio ai ragazzi di Montesanto