“Il Vuoto Proprio è un esercizio di pensiero sugli spazi urbani vuoti che si concentra sulle aree di sedime risultanti da crolli o demolizioni, di proprietà privata, in cui il Piano Regolatore Generale
di Napoli prevede la ricostruzione a parità di volume per attrezzature pubbliche e/o di uso pubblico.
Questi vuoti urbani, una discontinuità nel mezzo omogeneo che è la città consolidata, sono spazi in cui si produce movimento e variazione, dove il passare del tempo e dell’azione umana vengono resi espliciti.
Per questi spazi il progetto propone una forma di trasformazione non definitiva, non perentoria, priva di volume. Una trasformazione – alla quale si lavorerà con i laboratori – capace di illuminare la natura del vuoto come spazio in divenire, capace di essere continuamente qualcosa di diverso.”
20 febbraio alle ore 18:17 ·
Lecture | Il Vuoto Proprio_area 3 Avvocata / Montesanto
21.02 | ore 10
Le Scalze, Chiesa di San Giuseppe delle Scalze a Pontecorvo, Salita Pontecorvo, 65
Lecturer: Alessandra Cianelli, Christopher Thomson
_Sulla pratica della Meraviglia.
Gli sguardi amorosi riaprono gli occhi dei dormienti chiusi dal passato insolente | Alessandra Cianelli
L’uso della Meraviglia e dello Spiazzamento, tecnologie proprie delle pratiche artistiche e del gioco infantile, consentono di entrare, percorrere, sperimentare e immaginare spazi e tempi, mentali e materiali, altrimenti (quasi) inaccessibili.
La pratica ininterrotta della provocazione e della rottura della forma, e la sua incessante quotidiana umile ricostruzione sempre diversa, potrebbe provocare la procreazione di una tecnologia della conoscenza che si muove a un altro livello, quello dell’attenzione ininterrotta al fare (pensiero, parola, segno, gesto, suono, respiro…). Forse così potrebbe emergere solo il necessario.
Le teorie potrebbero essere un altro aspetto delle pratiche e viceversa, praticamente la stessa cosa, in un’altra forma.
→ https://ilpaesedelleterredoltremare.wordpress.com/