Una volta al mese, di mercoledì, avrà luogo il laboratorio condotto da Caroline Peyron per ragazzi autistici
Materiali umani: dieci giorni di laboratorio teatrale
Il laboratorio è aperto a persone di ogni età, anche senza alcun tipo di esperienza teatrale. Al contrario, le differenti attitudini dei partecipanti saranno considerate un arricchimento al gruppo di lavoro.
Il laboratorio si svolgerà nella Chiesa delle Scalze ma sono previste due uscite in esterna, una in città ed una in un luogo naturale.
Si indagherà la relazione con la materia attraverso il gioco.
Il bambino scopre il mondo attraverso i sensi ma anche attraverso l’identificazione con l’oggetto, si trasforma e diventa ciò che vede per entrare in contatto e conoscere la realtà che lo circonda.
Durante il laboratorio si giocherà a scoprire le differenti materie in questo senso, come dei piccoli esploratori che guardano alle cose per la prima volta.
Nel relazionarsi con la materia riaffioreranno memorie perdute e si scopriranno nuovi modi di usare le cose quotidiane. Oltre all’esplorazione attraverso oggetti e materiali, ci saranno anche delle passeggiate “sensoriali” in città e in luoghi naturali perché l’architettura di una città, il mare o gli alberi di un bosco sono anch’esse materie che stimolano e modificano il nostro corpo e il nostro essere.
Il mondo è materia e il luogo che abitiamo ci definisce, modifica il nostro modo di agire e noi siamo agiti da ciò che ci circonda. Ma come reagisce il nostro corpo ai differenti materiali con cui si relaziona? Come cambia il nostro agire in presenza di materie diverse?
Chi abita in città avrà una relazione diversa con lo spazio rispetto a chi abita in un piccolo paese, su un’isola, in campagna o in una foresta.
Questo perché ogni elemento dello spazio è significante e parlante e ci modifica. Non possiamo evitare di entrare in relazione con il mondo delle cose.
Tutto questo verrà fatto attraverso lo spirito d’esplorazione infantile, con la precisione e il piacere proprio dei bambini.
Io sono e divento ciò che gioco, sono un albero, un palazzo, un pezzo di cartone e attraverso quello divento altro ancora.
L’ispirazione di questo laboratorio parte da alcune fotografie di Vivian Maier in cui l’uomo si mischia con la materia e la materia diventa vivente.
È richiesto ad ogni partecipante di portare con sé un oggetto, l’oggetto può essere un semplice foglio di cartone, un lenzuolo, una sedia, insomma ciò che si desidera e con cui si desidera giocare.
Se si vuole si può anche portare un piccolo testo teatrale e non o una canzone.
Dal 10 al 20 settembre, 18-20h tutti i giorni.
Il giorno 20 è prevista una piccola mise en espace aperta al pubblico.
Termina alle Scalze una bellissima esperienza: il progetto Quid
Dopo l’emergenza: parte il progetto QUID
Parte il terzo modulo del seminario di riuso e costruzione
Aiuta Archintorno a raccogliere materiali a cui dare una seconda vita attraverso il design
Publiée par Archintorno sur Mercredi 3 juillet 2019
T_448 – design: Archintorno – ripresa e postproduzione video: Denis Guzzo
Publiée par Archintorno sur Mardi 10 septembre 2019
C’è qualcuno lì dentro? Laboratorio del mese
Il consueto appuntamento mensile del Laboratorio di pittura collettiva “C’è qualcuno lì dentro? Un viaggio per immagini e parole oltre l’autismo” si terrà martedì 30 marzo
Il vuoto proprio
“Il Vuoto Proprio è un esercizio di pensiero sugli spazi urbani vuoti che si concentra sulle aree di sedime risultanti da crolli o demolizioni, di proprietà privata, in cui il Piano Regolatore Generale
di Napoli prevede la ricostruzione a parità di volume per attrezzature pubbliche e/o di uso pubblico.
Questi vuoti urbani, una discontinuità nel mezzo omogeneo che è la città consolidata, sono spazi in cui si produce movimento e variazione, dove il passare del tempo e dell’azione umana vengono resi espliciti.
Per questi spazi il progetto propone una forma di trasformazione non definitiva, non perentoria, priva di volume. Una trasformazione – alla quale si lavorerà con i laboratori – capace di illuminare la natura del vuoto come spazio in divenire, capace di essere continuamente qualcosa di diverso.”
20 febbraio alle ore 18:17 ·
Lecture | Il Vuoto Proprio_area 3 Avvocata / Montesanto
21.02 | ore 10
Le Scalze, Chiesa di San Giuseppe delle Scalze a Pontecorvo, Salita Pontecorvo, 65
Lecturer: Alessandra Cianelli, Christopher Thomson
_Sulla pratica della Meraviglia.
Gli sguardi amorosi riaprono gli occhi dei dormienti chiusi dal passato insolente | Alessandra Cianelli
L’uso della Meraviglia e dello Spiazzamento, tecnologie proprie delle pratiche artistiche e del gioco infantile, consentono di entrare, percorrere, sperimentare e immaginare spazi e tempi, mentali e materiali, altrimenti (quasi) inaccessibili.
La pratica ininterrotta della provocazione e della rottura della forma, e la sua incessante quotidiana umile ricostruzione sempre diversa, potrebbe provocare la procreazione di una tecnologia della conoscenza che si muove a un altro livello, quello dell’attenzione ininterrotta al fare (pensiero, parola, segno, gesto, suono, respiro…). Forse così potrebbe emergere solo il necessario.
Le teorie potrebbero essere un altro aspetto delle pratiche e viceversa, praticamente la stessa cosa, in un’altra forma.
→ https://ilpaesedelleterredoltremare.wordpress.com/