Che fine ha fatto il futuro?

 

Sabato 19 ottobre alle ore 18.00 il Forum Tarsia, dopo la pausa estiva, riprende alle Scalze, Salita Pontecorvo 65, un nuovo ciclo di “Conversazioni filosofiche per tutti”, giunte al terzo anno di programmazione. Il primo incontro avrà come tema “Che fine ha fatto il futuro?”.
La domanda nasce dalla forte suggestione provocata dal recente movimento degli studenti contro il cambiamento climatico “Friday for future”, che ha portato l’opinione pubblica a riflettere nuovamente su una categoria tanto importante per la riflessione filosofica – il futuro – che negli ultimi decenni aveva di fatto subito una repentina eclissi. Per un ampio periodo di tempo infatti il futuro ha indicato un preciso orizzonte di aspettativa verso cui indirizzare l’azione dell’uomo nel presente, valorizzando una dimensione utopica, un “principio speranza”, per dirla con il filosofo Ernst Bloch, che prefigurava un mondo avvenire sicuramente migliore di quello in cui ci era stato dato vivere. In questo senso il futuro si è fecondamente intrecciato con un’altra categoria, quella di progresso, declinando di volta in volta, nella sue diverse versioni, liberale o marxista, i temi dello sviluppo e della rivoluzione. Oggi nel mondo globalizzato, esiste solo un presente, diventato oramai egemonico, in grado di far scomparire totalmente il passato e di saturare ogni possibile immaginazione del futuro; un presente perennemente accellerato che riduce in modo esponenziale gli spazi di esperienza e gli orizzonti di aspettativa delle persone riconducibili esclusivamente a quelli del consumo.
E’ possibile, in controtendenza con questi scenari, ipotizzare un “ritorno del futuro”, in grado di ricostruire le condizioni di una nuova prospettiva utopistica o non è più saggio accettare questo inevitabile tramonto, accogliendo il geniale suggerimento di Ennio Flaiano che affermava di fare solo progetti per il passato a causa della sua totale sfiducia per il futuro?

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