ScalzaBanda

La ScalzaBanda è la banda musicale delle ragazze e dei ragazzi del quartiere popolare di Montesanto. Nata nel 2012 come progetto d’integrazione sociale attraverso la pratica musicale collettiva, attualmente coinvolge circa 100 bambine/i e ragazze/i, a partire dai 5 anni, provenienti da contesti socio-economici e culturali molto diversi: alcuni provengono da famiglie extracomunitarie, altri presentano problematiche sociali di diverso tipo, e fanno parte del gruppo alcune persone diversamente abili. A oggi l’eterogeneità raggiunta rivela quanto il progetto stesso sia un’occasione straordinaria d’integrazione e crescita personale.
L’educazione musicale e la pratica musicale collettiva sono infatti tra i più efficaci mezzi di educazione al vivere civile. La pratica musicale collettiva, grazie alla sua dimensione pubblica, dà senso di appartenenza sociale, favorendo, attraverso la partecipazione, un percorso di definizione di valori sociali condivisi nell’ambito del proprio territorio. L’esperienza di far parte di una banda musicale o di un’orchestra, di suonare con gli altri e di esibirsi in pubblico, in età scolare, può quindi contribuire ad accrescere l’autostima e a risolvere, o quantomeno alleviare, le condizioni di disagio evolutivo e ambientale.
La ScalzaBanda è suddivisa in 7 classi di strumento: clarinetto, corno francese, flauto traverso, percussioni, sax, tromba e trombone/tuba; ai più piccoli è dedicata una classe di propedeutica musicale. A coloro che non dispongono di uno strumento proprio ne viene affidato uno in comodato d’uso gratuito.
La musica d’insieme prevede percorsi differenziati in funzione delle capacità acquisite: il repertorio bandistico è approcciato a diversi livelli di difficoltà da tutti appena sono in grado di emettere anche solo le prime note.
Per il gruppo degli over 14 è attivo un percorso di Big Band, sotta la direzione del jazzista maestro di sax. Inoltre il gruppo dei più grandi si organizza autonomamente per suonare, spesso esibendosi come artisti di strada (ScalzaStreet)
Il curriculum artistico vede tra l’altro la collaborazione con lo scrittore Stefano Benni, con cui ha messo in scena una rappresentazione molto speciale del “Cyrano de Bergerac”, con Vinicio Capossela, accompagnato nel finale del concerto per il primo festival di Sky Arte, con una serie di brass-band francesi (Les Vilains Chicots, Les Météors, Les Lapins Superstars, Kikafessa Fanfare, Les Nymphoniks) e di artisti napoletani (Daniele Sepe, Gnut, i Foja, gli Ars Nova, Simona Boo).
Particolare valore viene dato alle esperienze di gemellaggio e di confronto con altre formazioni musicali giovanili, nazionali e internazionali. Nel 2022, su invito della Dirección Provincial de Cultura de Mayabeque, ha partecipato a Cuba alle giornate del “Repentismo”, musica, tradizioni e melodie “Mérido Francisco Echevarría”, gemellandosi con la Casa de La Decima de Mayabeque ed esibendosi in una serie di località delle provincie di Mayabeque e L’Avana. Nel 2021 la ScalzaBanda ha realizzato un viaggio in Portogallo per l’Encontro Internacional de Bandas, con la Sociedade Filarmónica União 1º Dezembro de 1902. Inoltre, la ScalzaBanda ha ospitato nel 2013 e nel 2018 l’Orquesta Iuvenil Grillitos Sinfonicos proveniente dal Sudamerica nell’ambito del gemellaggio internazionale Hasta ccà, ha ricambiato la visita partecipando nel 2019 al Festival de las Dos Orillas a Misiones, in Argentina

30 dicembre 2022 – Concerto comune Scalzabanda, Orchestra topica, Vilains Chicot

Agosto 2022 – Scalzabanda: da Montesanto a Cuba

26 ottobre – La Scalzabanda al Freepride

18 ottobre – Panino solidale per i musicisti della Scalzabanda

9 settembre – La Scalzabanda in Argentina

31 maggio – Giorgio percussionista della Scalzabanda protagonista di un docu-film su RAI 3

19 maggio 2019 – Concerto Scalzabanda/Nymphoniks

6 maggio 2019 – Incontro introduttivo alla Musicosophia

3 marzo 2019  – Concerto di beneficenza della Scalzabanda con l’Orchestra Corallium

Scalza Banda presenta Banda Larga alla Galleria Principe Umberto

Vale la pena. La ScalzaBanda nel carcere di Poggioreale